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Croce Rossa: la giornata mondiale

L’8 maggio è la giornata mondiale della Croce Rossa. Una breve introduzione al movimento

Oggi, 8 maggio, è la giornata mondiale della Croce Rossa. I più associano questo simbolo all’ambulanza. In verità, è molto di più di questo. Pochi hanno idea dell’organizzazione e della serietà di questo movimento. Proponiamo qui una breve introduzione.

 

La nascita della Croce Rossa: la battaglia di Solferino

La Croce Rossa deve la sua origine all’iniziativa di uno svizzero di lingua francese, Henry Dunant. Tutto nacque dalla sua sete per gli affari. Voleva partecipare allo sfruttamento delle terre tunisine, ai tempi colonia francese. Perciò volle trovare un modo per incontrare Napoleone III, allora signore di Francia. Quasi a farlo apposta, eravamo nel giugno del 1859. Napoleone III stava aiutando Vittorio Emanuele II a liberare il Nord Italia dall’occupazione austriaca, nel corso della seconda guerra d’indipendenza. Perciò, il buon Dunant, inconsapevole di ciò a cui sarebbe andato incontro, si recò in Italia e il 24 giugno si ritrovò a Solferino, appena sotto il lago di Garda, dove si svolse la battaglia decisiva tra l’esercito dei Savoia e gli austriaci.

Fu una battaglia devastante, un massacro sconcertante, sotto un sole cocente. Dunant fu talmente colpito da ciò che accadeva dinanzi ai suoi occhi, che si adoperò per cercare di soccorrere i feriti di entrambe le parti e fece in modo che ogni casa, ogni chiesa, ogni stalla, ogni luogo concepibile si trasformasse in temporaneo reparto d’ospedale, riuscendo a coinvolgere tutta la popolazione della cittadina in quest’opera di soccorso umanitario.

 

La nascita della Croce Rossa: un ricordo di Solferino

Al ritorno da quell’esperienza, a Ginevra, pubblicò un libro, Un souvenir de Solférino (Un ricordo di Solferino)[1], in cui, non solo raccontava ciò che era accaduto, ma sollecitava la necessità di creare un’organizzazione di soccorso umanitario dei feriti di guerra e di definire convenzioni tra gli Stati per regolamentare le guerre e il soccorso dei feriti. La narrazione di quel volume indusse il Governo svizzero a istituire una commissione di 5 persone, tra cui lo stesso Dunant, affinché fosse impostato il lavoro e organizzata un’assise di Stati, disponibili a un trattato comune. Fu così che nel 1864, a 5 anni dalla battaglia di Solferino, fu tenuta la prima Conferenza di Ginevra, in cui si posero le basi di quello che oggi viene definito il diritto umanitario e fu istituita la Croce Rossa, quale organismo tenuto all’applicazione della convenzione, in particolare il soccorso ai feriti.

Ogni Paese firmatario costituì una propria associazione di Croce Rossa, che rispondeva a un Comitato con sede a Ginevra. Come simbolo si adottò una forma invertita della bandiera svizzera. Nel 1876 i Turchi, nel corso di una guerra contro la Russia, istituirono un’associazione simile, ma non accettando un emblema che consideravano cristiano, ricorsero al simbolo di una mezzaluna rossa. Da allora il movimento della Croce Rossa si definisce, più precisamente, come movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (CRMR). È presente in 192 Stati e conta di un esercito di 80 milioni di volontari. In Italia, la Croce Rossa Italiana è suddivisa in 650 Comitati Territoriali e 1500 sedi, che raccolgono 150mila soci, cioè volontari.

 

Conclusione

La Croce Rossa è per molti aspetti un esempio. Non solo per l’attività umanitaria che svolge: di soccorso, di sostegno psicologico e materiale, di formazione ed educazione. Lo è anche per la sua organizzazione. Essere volontario, significa non solo svolgere un’attività umanitaria e gratificante. Significa anzitutto accettare di formarsi. E di svolgere l’attività solo dopo che ci si è adeguatamente formati. E Croce Rossa non cerca persone formate chissà dove. Croce Rossa forma in prima persona i propri volontari e svolge uno sforzo gigantesco di formazione. Per divenire volontari è necessario frequentare un corso base di 26 ore di apprendimento dei fondamenti di ciò che Croce Rossa è e di primo soccorso. Inoltre, è necessario frequentare 2 corsi di una mezza giornata dedicati alla sicurezza del volontario. Per svolgere attività di soccorso è necessario frequentare un corso di 140 ore, inclusivo di diverse ore di tirocinio. E per ogni approfondimento è sempre necessario anzitutto frequentare corsi di formazione. Tutti gratuiti, naturalmente. Ma che richiedono un certo impegno.

Questo sforzo, tuttavia, ha un senso e uno scopo: garantire la qualità del servizio che viene offerto. È ciò che fa di Croce Rossa un’istituzione di grande serietà e che merita la fiducia che le viene riconosciuta in tutto il mondo.

 

 

PS: Ora provate a paragonare lo sforzo formativo di Croce Rossa, con quello delle aziende che si lamentano costantemente che non trovano personale specializzato …

 

© L’Irriverente, 2023

 

 

 

[1] L’edizione originale del volume, in francese, può essere scaricata al seguente link: https://archive.org/details/b24857610. Il libro, tradotto in italiano, può anche essere acquistato sul sito della Croce Rossa, offrendo così u contributo al movimento: https://shop.cri.it/prodotto/libro-un-souvenir-de-solferino/.

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