in , ,

Bollette energia: il balzo inflattivo del mercato libero

Tra i dati di ottobre relativi all’inflazione, spicca lo spaventoso aumento delle bollette di energia sul mercato libero, soprattutto se confrontato con quello della Maggior Tutela. Una differenza che davvero ingiustificabile, rispetto alla quale auspichiamo un’azione da parte di ARERA e dell’Antitrust.

Abbiamo già commentato i dati sull’inflazione pubblicati dall’Istat a novembre sui prezzi di ottobre. Pochi, se non nessuno, per quanto ne sappiamo, hanno rilevato, però, un dato che è di per sé sconcertante. Come è stato universalmente rilevato, l’inflazione si è ormai attestata intorno al 12%. Tra i beni e i servizi che più hanno contribuito all’aumento dei prezzi, ci sono proprio le bollette di energia, che nel loro insieme hanno conosciuto un aumento del 135% rispetto a ottobre del 2021: le tariffe, cioè, sono assai più che raddoppiate in un solo anno. Addirittura, nel caso dell’energia elettrica sono praticamente triplicate (+199%!). In confronto, l’aumento delle bollette del gas appare quasi risibile: solo +91%, meno che raddoppiate … una bazzecola … no?

 

Il confronto delle bollette di energia tra mercato libero e mercato tutelato

Se l’aumento delle bollette di energia è stato quasi universalmente rilevato, pochissimo, invece, è stata osservata la diversa dinamica tra le tariffe del mercato tutelato rispetto a quelle del mercato libero. Nel caso dell’energia elettrica, a fronte di un aumento generale del 200%, la Tariffa del Servizio di Maggior Tutela è aumentata solo del 92% rispetto a un anno fa. Le tariffe sul mercato libero, invece, hanno conosciuto un aumento generale del 329%! Questo numero significa che queste bollette di energia sono mediamente più che quadruplicate, a fronte di una tariffa di tutela che non è neppure raddoppiata.

Sul versante del gas, i dati Istat non consentono di confrontare i prezzi rispetto a un anno fa, ma consentono di farlo rispetto a gennaio. Ebbene, la Tariffa del Servizio di Maggior Tutela relativa al gas, a ottobre è addirittura diminuita del 26% rispetto a gennaio, cioè a prima che esplodesse la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Le tariffe sul mercato libero, invece, nello stesso periodo, sono aumentate del 131%, cioè sono assai più che raddoppiate. Questo dato è sconcertante, non solo perché non ha alcuna giustificazione. Ma anche perché i dati riportati dall’Istat sono medi, il che significa che verosimilmente ci sono bollette di energia di tariffe sul mercato libero che hanno subito aumenti molto più marcati e ancor meno giustificabili!

 

Che cosa potrebbe mai accadere alle bollette di energia nel 2023?

Il dato pubblicato dall’Istat è particolarmente preoccupante in prospettiva. Il 10 gennaio 2023, infatti, è prevista la definitiva scomparsa della Tariffa del Servizio di Maggior Tutela. In questo momento, questa tariffa costituisce un punto di riferimento per tutto il mercato libero. In un contesto come questo, in cui tutte le altre tariffe aumentano vertiginosamente, la Maggior Tutela ha, evidentemente, anche l’effetto di calmierare gli aumenti del mercato. Ma nel caso in cui scomparisse, chi garantirà da aumenti delle bollette di energia ancor più scriteriati degli operatori sul mercato?

In questo contesto, l’azione di monitoraggio e controllo nei confronti degli operatori da parte di ARERA e dell’Autorità Antitrust si rende quanto mai auspicabile. Per questa ragione ci permettiamo di invitare queste Autorità a promuovere un’assidua attività di verifica e controllo nei confronti degli operatori del mercato libero, allo scopo di prevenire comportamenti speculativi e pratiche disdicevoli ai danni delle famiglie.

© L’Irriverente, 2022

Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

GIPHY App Key not set. Please check settings