Abbiamo già commentato i dati pubblicati a giugno dall’Istat sull’inflazione nel mese di maggio (puoi trovare l’articolo a questo link). In base a questi dati, due classi di prodotto, per le quali i prezzi sono fortemente diminuiti, sono quella delle comunicazioni e quella dell’istruzione. I prezzi delle comunicazioni, che includono i prezzi della telefonia, sarebbero scesi in un anno del 3,6%, mentre quelli dell’istruzione dello 0,5%. Il GRAFICO 1, che illustra l’andamento dell’indice dei prezzi per queste due classi di prodotti dal gennaio 2016, in effetti, è impressionante: entrambe le curve sono in costante diminuzione. Rispetto a gennaio 2016 i prezzi dell’istruzione sono diminuiti del 19%, mentre quelli nelle comunicazioni addirittura del 23%.
In questo articolo ci soffermeremo sui dati delle comunicazioni, in particolare sui prezzi della telefonia: davvero stanno precipitando?
I prezzi che stanno diminuendo sensibilmente: i telefonini
In effetti, ci sono prezzi che stanno diminuendo considerevolmente. Si tratta dei telefonini, o, come li definisce l’Istat, gli apparecchi per la telefonia mobile. In questo caso i prezzi registrati dall’Istat sono diminuiti dell’11,7% rispetto a un anno fa e addirittura del 55% rispetto a gennaio 2016 … Il dato è illustrato nel GRAFICO 2.
È mai possibile? I prezzi dei telefonini diminuiti rispetto a un anno fa? In verità, il dato misurato dall’Istat in questo caso potrebbe essere percepito in modo distorto. L’Istat, infatti, misura, da un mese all’altro, l’andamento del prezzo di uno stesso telefonino. Ora, è noto che i prodotti tecnologici hanno un prezzo più alto al momento del lancio, ma poi il loro prezzo diminuisce sensibilmente, perché nel frattempo subentrano nel mercato prodotti nuovi tecnologicamente più avanzati. Perciò, il dato indicato dall’Istat non significa che se oggi vado ad acquistare un telefonino lo pago la metà dello scorso anno, ma, per semplificare, che se intendo acquistare lo stesso telefonino che ho acquistato nuovo un anno fa ora potrei trovarlo a metà prezzo.
Questo caso è piuttosto emblematico di come usare l’indice d’inflazione per misurare il costo della vita è piuttosto fuorviante. Se ci recassimo in un negozio di telefonini per acquistare un telefonino nuovo, nessuno ci proporrebbe un telefonino uscito sul mercato un anno fa, ci proporrebbe un telefonino uscito non più di un mese fa, il cui costo potrebbe anche essere superiore a quello che ho acquistato un anno fa. Il mio costo della vita, in questo caso, sarebbe cresciuto, mentre l’inflazione è diminuita.
I prezzi che stanno diminuendo lievemente: tariffe di telefonia mobile e di connessione internet
Stanno invece lievemente diminuendo di prezzo le tariffe di telefonia mobile e di connessione internet. Le prime sono diminuite dell’1,2% in un anno e addirittura del 18% rispetto a gennaio 2016. Quelle di connessione internet sono cresciute dello 0,2% in un anno (cioè sono rimaste stabili) e diminuite anch’esse del 18% rispetto a gennaio del 2016.
Il GRAFICO 3 mostra come l’andamento sia stato nel corso di questi anni, in generale, in lieve diminuzione. Le tariffe internet, in verità, hanno conosciuto una forte diminuzione tra gennaio e febbraio 2019, e poi da allora sono state in costante lieve crescita.
Tuttavia, anche in questo caso, non dobbiamo lasciarci ingannare. Le tariffe di cui si parla, qui, sono quelle di sola telefonia mobile e di sola connessione internet. Le prime sono tariffe che consentono solo di telefonare. Sono ancora presenti sul mercato, ma sono pochissimo utilizzate, attivate estremamente di rado solo da persone che hanno poca confidenza con la tecnologia. Le tariffe di sola connessione internet sono oggi attivate solo per tablet oppure per chi in casa vuole attivare una connessione senza telefono. Si tratta anche in questo caso di tariffe che hanno una limitatissima quota di mercato.
I prezzi che stanno crescendo: tariffe di telefonia fissa e tariffe a pacchetto
In verità, ci sono tariffe che stanno crescendo di prezzo. Da una parte ci sono quelle di telefonia fissa, rimaste stabili nel corso dell’anno, ma cresciute del 12% rispetto al gennaio 2016. Ancora di più sono cresciute le tariffe a pacchetto, dell’1,4% rispetto a un anno fa e del 15% rispetto a gennaio 2016. Il GRAFICO 4 ne illustra l’andamento.
Le tariffe di telefonia fissa sono quelle che non prevedono connessione internet, perciò sono oggettivamente molto rare ormai. Ben diverso è il caso delle tariffe a pacchetto. Sono tutte quelle tariffe che includono telefonia e internet, telefonia mobile e telefonia fissa, in alcuni casi anche la TV. Sono ormai le tariffe più diffuse e, non a caso, il loro andamento è, per così dire, il più vivace. Conobbero un guizzo in particolare tra settembre 2018 e gennaio 2019, poi ebbero un forte calo, poi, da giugno 2020, hanno conosciuto una lenta e costante crescita.
I prezzi che sono cresciuti sensibilmente: tariffe postali, telefoni fissi e modem
Le classi di prodotto per le quali l’Istat ha registrato i maggiori aumenti sono quelli dei telefoni fissi e dei modem e delle tariffe postali. Il loro andamento è illustrato nel GRAFICO 5.
I servizi postali sono tutti i servizi di spedizione e nel corso di questi anni sono cresciuti costantemente: del 5,5% solo nell’ultimo anno e del 23% dal gennaio 2016. Rientrano in questa classe tutti i servizi di spedizione, il cui utilizzo, soprattutto in seguito alla pandemia e l’impennarsi degli acquisti online, è cresciuto enormemente. Non è stata, tuttavia, la pandemia a far crescere i prezzi. Il settore ha conosciuto una crescita costante, con guizzi particolarmente sensibili tra gennaio e febbraio 2017, tra giugno e luglio 2018 e agosto e settembre 2021.
I telefoni fissi e i modem hanno avuto invece in questo periodo un andamento piuttosto schizofrenico, con una crescita pressoché inarrestabile da novembre 2020. Nell’ultimo anno i prezzi sono cresciuti addirittura del 14,7% e del 28% da gennaio 2016. Anche in questo caso non si coglie un impatto significativo della pandemia. Non si tratta di un settore marginale: certamente il mercato dei telefoni fissi sta andando scomparendo, ma, con l’importanza crescente che sta acquisendo la connessione internet, i modem continuano a conservare un mercato tutt’altro che marginale. Il loro aumento di prezzo, pertanto, non è affatto trascurabile.
CONCLUSIONI
I prezzi del mondo della telefonia registrati dall’Istat sono in forte calo. Ma il dato è, per molti aspetti, apparente. Costituisce il classico esempio in cui a una diminuzione dell’inflazione non corrisponde una diminuzione del costo della vita. Il dato registrato dall’Istat è dominato dalla diminuzione dei prezzi dei telefonini, un dato che non tiene in sufficiente conto la velocità con cui questi prodotti vengono sostituiti sul mercato.
Al contrario crescono e anche in modo significativo alcuni dei prodotti e servizi più diffusi nel settore della telefonia: le tariffe a pacchetto e i modem. A cui si aggiunge il forte incremento del costo dei servizi postali. La diminuzione dei costi delle comunicazioni, alla fine, sembra più apparente che reale.
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