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Prezzo della benzina: aumentato, ma anche no … o forse sì

Il ritorno delle accise doveva provocare un sensibile aumento del prezzo della benzina. In effetti c’è stato, ma, fino ad ora, molto più contenuto di quanto si è paventato.

Come noto, dal 1° gennaio sono venuti meno i tagli delle accise di cui aveva goduto il prezzo della benzina dallo scorso maggio. Al solito si sono scatenate le più infauste previsioni. L’aumento delle accise è stato di 18,3 centesimi al litro, comprensivo dell’iva che, come noto, sui carburanti si calcola anche sulle tasse. (… no comment …). Ebbene, come sono andate davvero le cose?

Per capirlo, ci siamo avvalsi dei dati che quotidianamente il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (quello che una volta si chiamava Ministero per lo Sviluppo Economico) pubblica sul proprio sito[1]. Tutti i distributori di carburanti, infatti, sono tenuti a inviare ogni mattina i prezzi praticati. E alle 8 del mattino, il Ministero pubblica i dati che gli sono stati inviati.

Abbiamo scaricato, dunque, i dati relativi al 29 dicembre e quelli relativi al 2 gennaio. In questo modo, abbiamo potuto disporre dei prezzi praticati da tutti i distributori in Italia. Su questi dati si basano le considerazioni che seguono.

 

I prezzi sono davvero aumentati?

Nella tabella forniamo una sintesi degli aumenti che si sono registrati. Come si può notare, sia per il gasolio che per la benzina, sia serviti che self-service, i prezzi sono aumentati, certo, ma meno dei 18,3 centesimi delle accise. Percentualmente siamo nell’ordine del 6-8%. Generalmente, quindi, non possiamo dire né che le accise sono state interamente riversate sul prezzo finale, né che ci sono stati comportamenti speculativi. Si tratta sostanzialmente di aumenti contenuti.

Gli aumenti della benzina a gennaio 2023
TABELLA 1: Gli aumenti del prezzo della benzina tra il 29 dicembre 2022 e il 2 gennaio 2023 (fonte: L’Irriverente su dati del Ministero delle Imprese e del Mde in Italy)

 

Uno sguardo più generale

Per capire meglio che cosa sia accaduto, proponiamo un grafico relativo agli aumenti della benzina self service. Proponiamo solo questo, perché gli altri sarebbero ripetitivi. Costituisce un esempio che può essere esteso sia al gasolio, sia al caso del servito.

La distribuzione degli aumenti del prezzo della benzina a gennaio 2023
GRAFICO 1: gli aumenti del prezzo della benzina (Fonte: L’Irriverente su dati del Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Il numero più alto di aumenti è compreso tra 18 e 20 centesimi (sono quasi 7400 distributori): si tratta esattamente dei distributori che hanno interamente ribaltato il costo delle accise sul prezzo praticato. Tuttavia, ci sono anche circa 5000 distributori che non hanno effettuato alcun aumento.

Non sfugge, in verità, che ci sono stati oltre 3000 distributori che hanno aumentato il prezzo un po’ di più del valore delle accise. Uno sparuto numero di essi addirittura assai di più dell’aumento delle accise. Tuttavia, non possiamo nasconderci che costituiscono un’assoluta minoranza. Perché, in verità, in prevalenza non hanno effettuato alcun aumento o hanno aumentato il prezzo meno delle stesse accise. C’è addirittura una piccola minoranza di distributori che hanno addirittura diminuito il prezzo!

 

Conclusioni

Insomma, possiamo dire che, al contrario di altri casi (come le autostrade), gli aumenti non ci sono stati oppure sono stati, almeno per il momento, limitati. Conviene, comunque, tenere ben d’occhio il cartellone che espone i prezzi, prima di entrare dal distributore. Perché, come i dati dimostrano, qualche furbacchione in giro c’è sempre.

Grafico creato in Tableau Public
© L’Irriverente, 2023

 

 

[1] I dati si possono trovare al seguente link: https://www.mise.gov.it/index.php/it/open-data/elenco-dataset/carburanti-prezzi-praticati-e-anagrafica-degli-impianti?wsdl?wsdl.

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